La famosa catena di pizzerie ha sviluppato un programma per combattere i disguidi sulle ordinazioni
Chi non conosce Domino’s Pizza? La famosa catena americana d’ora in poi assumerà nei suoi locali un nuovo pizzaiolo, o meglio, una sorta di “controllore della qualità” dei prodotti: si chiama Dom Pizza Checker, e per ora è presente solo in Australia e Nuova Zelanda. Dom è un sistema che, grazie all’Intelligenza Artificiale, verifica che la pizza sia aderente alle richieste dei clienti: dalla tipologia alla distribuzione degli ingredienti, fino al taglio uniforme delle fette.
Da italiani sembra quasi che questo non possa essere un problema così diffuso, in virù della bravura dei nostri pizzaioli, ma all’estero a quanto pare sbagliare la consegna delle pizze o consegnare al cliente un prodotto non conforme al suo ordine è un problema così diffuso che è stato proprio Domino’s, il primo a correre ai ripari.
Il processo, avviene sfruttando il machine learning e un insieme di sensori utili per individuare le caratteristiche della pizza appena fatta. Prima di finire nel cartone per la consegna, ogni pizza viene analizzata sul banco da taglio (dove finora erano i dipendenti a valutare la bontà del piatto) con un sistema di fotocamere piazzate in alto che scatta immagini confrontandole con quelle in archivio per controllare che tutto corrisponda all’ordine.
Grazie a questo sistema, si eviteranno non solo le olive o i peperoni di troppo, ma anche errori gravi che vanno evitati a tutti i costi, come gli impasti regolari negli ordini dei clienti affetti da celiachia o la mozzarella sulla pizza di chi è intollerante al lattosio. Il ceo di Domino’s Pizza Australia e Nuova Zelanda, Nick Knight, è sicuro di fronteggiare così il malcontento dei clienti, con la speranza però che il lavoro di Dom non venga poi pregiudicato dalla guida spericolata o distratta di un corriere.