I ricercatori coordinati dal Politecnico di Torino riceveranno un finanziamento di 200mila dollari
Keeping it modern è il programma della Getty Foundation che si pone come obiettivo la scelta e il finanziamento di progetti di conservazione di edifici che abbiano le potenzialità per diventare modelli di recupero per l’architettura del XX secolo. A guadagnarsi un finanziamento da 200 mila dollari è stato il lavoro del team di ricercatori guidati dal Politecnico di Torino e coordinati dal prof. Rosario Ceravolo.
Il progetto comprende fra gli altri l’università IUAV di Venezia, l’Università di Miami e la Buzzi Unicem S.p.A, azienda italiana specializzata nella produzione di cemento. Il progetto poi si svolge in collaborazione con la Città di Torino, la S.C.R. Piemonte S.p.A e la Pier Luigi Nervi Project. Si tratta di un programma multidisciplinare che analizza a più livelli un edificio iconico e complesso come Torino Esposizioni. Edificio che, con i suoi particolari saloni firmati da Pier Luigi Nervi, è entrato da quest’anno nella lista delle 60 opere architettoniche che sono considerate dalla Getty Foundation come icona del XX secolo nel mondo.
Keeping it modern mette in campo gli strumenti più avanzati della diagnostica strutturale, del rilievo e della documentazione architettonica per migliorare gli standard di sicurezza di queste architetture, preservandone l’autenticità dei materiali e delle tecniche costruttive. Verranno infatti impiegate tecniche innovative al fine di documentare l’opera architettonica, attraverso la produzione di docu-video e rilievi fotogrammetrici mediante l’utilizzo di droni.
Inoltre, presso i laboratori del Politecnico, verranno realizzati dei modelli fisici dei principali elementi strutturali da sottoporre a test di durabilità e corrosione. Diverse dunque le professionalità necessarie per dare al progetto la profondità di analisi che gli ha permesso di vincere il finanziamento. Molti fra i componenti del team dell’Ateneo sono giovani ricercatori formatisi nell’ambiente multidisciplinare del dottorato in beni architettonici.
“Siamo orgogliosi di questo risultato, che valorizza il carattere multidisciplinare delle ricerche sull’analisi e la salvaguardia dei beni culturali, svolte da tempo nel laboratorio di Dinamica e Sismica, ma più in generale nella nostra scuola politecnica. L’obiettivo, condiviso con la Getty Foundation, è che questo programma possa costituire un modello di riferimento per la valorizzazione e messa in sicurezza del patrimonio del XX secolo. L’impegno per il futuro è che questo tipo di ricerche abbia ricadute su una scala più ampia, come quella urbana e territoriale. La costituzione al Politecnico del nuovo Responsible Risk Resilience interdepartmental Centre (R3C) va proprio in tale direzione” dichiara Rosario Ceravolo.