Un’idea eco-sostenibile, infinite applicazioni e un investimento redditizio
Il futuro è green. A testimoniarlo è “Genesi Life“, progetto imprenditoriale decisamente innovativo che è stato presentato nella Città di Asti venerdì 6 settembre. In cosa consiste? Genesi Life crea società agricole a responsabilità limitata, che si occupano di piantumare coltivazioni industriali e commerciali alto-intensive di Bamboo Gigante Moso.
Perché il bambù? Essenzialmente, per la sua versatilità. Questa pianta ha infatti circa 1.500 applicazioni possibili: alimentare, arredi, parquet, tessuti, borse, ecoplastica, carta, tisane, energy drink, bioedilizia (lo chiamano “l’acciaio vegetale”) e persino biomassa. È il business del momento, insomma, in piena fase di decollo. Senza contare la valenza “green”, sempre più di drammatica attualità, visto il cambiamento climatico che affligge il nostro Pianeta.
Come funziona? Dal terzo anno a partire dalla piantumazione inizia il raccolto di germoglio fresco di bambù ad uso alimentare e cosmetico (raccolto primaverile); dal settimo anno inizia il raccolto dei fusti (raccolto autunnale) e anche i raccolti accessori quali foglie, rizomi e germoglio invernale. In sostanza, le piantagioni non generano reddito solo per i primi tre anni di vita del bambuseto: dal terzo fino all’ottantesimo anno viene poi garantita un’entrata automatica ad altissima redditività (R.O.I. del 50%). Senza contare che offre un’agevolazione fiscale sugli utili (non fa cumulo di reddito), e che le quote societarie sono cedibili ed ereditabili.
“Il nostro progetto si rivolge a coltivatori e investitori alla ricerca di un buon ritorno economico. Abbiamo già avviato diverse Srl agricole di scopo: sono state le prime ideate e realizzate in Italia nel settore del bambù, e sono le prime per ettaraggi e per fatturati raccolti. Insomma: non solo le prime, ma anche le migliori” afferma con orgoglio Ivan Beltrame, uno dei tre Soci fondatori di Genesi Life, insieme a Bader Abdouni e Monica Nota
“Tre buoni motivi per cui credere in questo progetto: innanzitutto, è un’idea eco-sostenibile, che permette di essere pionieri in un mercato innovativo a livello europeo, decisamente in forte crescita. In secondo luogo, è una scelta responsabile a favore dell’ambiente, visto che il bambù brucia anidride carbonica: un ettaro di bambuseto produce tanto ossigeno quanto 20 ettari di bosco. Infine, è un investimento ad altissima redditività: prevede un’entrata automatica e garantita per i prossimi ottant’anni, secondo un business plan studiato minuziosamente da professionisti del settore”.