
Dopo il DPCM del 9 marzo, l’iniziativa di digitalizzazione si estende a tutta Italia
Il 27 febbraio, Paola Pisano, Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, aveva annunciato l’iniziativa Solidarietà Digitale a sostegno di cittadini e imprese delle zone rosse. In seguito al nuovo Decreto del 9 marzo, l’iniziativa è stata estesa a tutta Italia, così tutti i cittadini possono usufruire dei servizi gratuiti offerti. Il progetto è stato pensato per ridurre l’impatto sociale, economico e culturale nel territorio sottoposto a quarantena per il Coronavirus.
L’obiettivo dell’iniziativa è di migliorare la vita quotidiana sfruttando al massimo i vantaggi del digitale. La vita in quarantena, che ci costringe a studiare e lavorare da casa, può essere difficile da gestire, ma grazie all’adesione di numerose imprese all’iniziativa, smartworking ed e-learning diventano sempre più accessibili.

Foto: Thought Catalog, Unsplash
Le imprese che partecipano a Solidarietà Digitale sono davvero numerose: dalle più importanti aziende tech a start-up e associazioni di vario tipo. Per dimostrare sostegno ai cittadini italiani, le imprese aderenti mettono a disposizione servizi gratuiti. Per esempio, tutti i principali operatori telefonici hanno deciso di rendere i minuti illimitati e di aumentare SMS e giga ai loro clienti.
Iniziative importanti per incentivare lo smartworking. Cisco Italia e IBM offrono gratuitamente la piattaforma Cisco Webex Meetings e lo stesso fa Connexia, senza imporre obblighi o costi agli utenti. Per aiutare insegnati e studenti, Microsoft fornisce gratis programmi per scuole e istituzioni (nonché aziende e PMI) e TIM mette a disposizione la piattaforma WeSchool. C’è anche Amazon, che offre webinar su materie STEM per tutti i docenti di scuole primarie e secondario. La Big Tech, tramite Amazon Web Services, ha creato un pacchetto di crediti per progetti legati all’emergenza. Ci sono anche numerose offerte per riempire il tempo libero da passare in casa, grazie agli abbonamenti gratuiti di Gruppo Mondadori e La Repubblica.