Ecco chi è la vincitrice della dodicesima edizione
Miriam Gualini, CEO di Gualini Lamiere International SpA, è la vincitrice dell’edizione 2020 del Premio GammaDonna, dedicato all’imprenditoria femminile innovativa. Un riconoscimento nazionale di grande valenza imprenditoriale che premia la “Lady di ferro” bergamasca alla guida dell’azienda da oltre 25 anni. Giunto alla sua 12ma edizione e per la prima volta sugli schermi televisivi, l’evento di premiazione si è svolto lo scorso 3 novembre, al quale hanno partecipato le cinque imprenditrici finaliste. É solo la Gualini, però, ad essersi aggiudicata il riconoscimento ideato nel 2004 dall’agenzia Valentina Communication per dare visibilità alle donne capaci di innovare.
Da oltre 60 anni, Gualini SpA è specializzata nella lavorazione di acciaio e materiali metallici con le più avanzate tecnologie, in settori come l’Energy, l’Oil&Gas, il navale e quello delle infrastrutture. E, da quasi 30, è guidata da una donna che ha saputo vincere i pregiudizi di un intero comparto industriale ma, soprattutto, della sua famiglia. Miriam Gualini è capo dell’azienda scelta da Renzo Piano per i lavori sul nuovo ponte Morandi. Negli anni è riuscita a far acquisire all’azienda una portata internazionale, raddoppiando lo stabilimento produttivo, mentre triplicava il numero dei dipendenti. La Gualini ha puntato anche sulla sostenibilità ambientale, scelta che nel 2019 ha contribuito all’aumento di fatturato del 63% rispetto all’anno precedente, arrivando a quasi 20 milioni di euro.
Miriam Gualini Premio GammaDonna2020 nella prima edizione televisiva
Una leadership innovativa e lungimirante quella di Miriam Gualini, la quale, subito dopo aver appreso sul palco di essere la vincitrice, ha dichiarato: “Abbiamo ricevuto diversi riconoscimenti, ma considero il Premio GammaDonna una vittoria soprattutto personale. Essere un’imprenditrice dà grandissime soddisfazioni. Si deve mettere in conto, però, che occorre lavorare di più, ragionare più in fretta, riuscire a pensare quello che gli altri non pensano. Senza contare che sono cresciuta in un territorio, quello bergamasco, caratterizzato dalla voglia e dalla necessità di lavorare e dal forte spirito di sacrificio come condizione necessaria per avere successo.”
E prosegue: “Tutte e cinque le finaliste sono anche mamme e che nessuno ci ha chiesto come abbiamo fatto a conciliare queste due dimensioni così importanti. Questa è una dimostrazione silenziosa e lampante che è possibile non dover rinunciare a nessuna parte di sé” ha commentato la vincitrice. La Gualini potrà frequentare un Master della 24Ore Business School e seguire un corso di 3 mesi in PoliHub – Innovation park & startup accelerator Politecnico Milano. Potrà, inoltre, avviare una campagna di equity crowdfunding sul portale BacktoWork. Nonché partecipare al programma di didattica executive InTheBoardroom di ValoreD, attività di comunicazione dedicate a cura dell’agenzia Valentina Communication.
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