Il cambiamento richiede una riorganizzazione logistica da parte delle aziende
Ormai la tesi secondo cui l’aumento degli acquisti online sia solo dovuto al lockdown non è più sostenibile. Infatti, superata la pandemia, non si tornerà alla normalità. Secondo Federico Pozzi Chiesa, Founder di Supernova Hub e AD di Italmondo sicuramente la crescita dell’e-commerce è stata una conseguenza della diffusione del virus, ma il cambiamento innescato è destinato a durare ben oltre. Lo confermano i dati: la crescita esponenziale ha subito un naturale rallentamento e i volumi d’acquisto si sono prima stabilizzati e poi sono diminuiti. La curva in salita però resta comunque costante. Vediamo perchè.
La prima e più importante ragione di questa crescita è che chi prova l’e-commerce poi continua ad usarlo. L’aumento della base utenti che, non potendo uscire di casa, si sono convinti ad acquistare online, ha portato a un’affezione a questa metodologia. Dopo il confinamento molti hanno preferito utilizzare entrambi i canali, fisico e digitale. I nuovi utenti si sono resi conto del saving in termini di tempo e fatica: l’e-commerce non è un’esperienza negativa, ma molto confortevole. Oltre a ciò, anche il fatto che il problema Covid non sia sparito contribuisce a mantenere attivo il canale online. Non trascurabile infine è la chiusura dei negozi fisici messi definitivamente in ginocchio dalla seconda ondata di Covid.
Crescita dell’Ecommerce e riorganizzazione logistica
La seconda ragione che ha determinato l’aumento degli acquisti online è che il loro consolidamento è stato globale. L’effetto Covid-19 infatti ha anticipato di un anno la penetrazione dell’e-commerce. La crescita è stata forte nonostante la drammatica frenata degli acquisti di servizi (a soffrire di più sono turismo e trasporti), controbilanciata però da un importante aumento delle vendite di prodotto. Ad esempio, un’azienda come Logitech, che produce e vende mouse, tastiere, webcam e articoli analoghi ha visto il fatturato trimestrale salire oltre il miliardo di dollari. Infatti la domanda di prodotti per effettuare videochiamate è cresciuta esponenzialmente a causa delle restrizioni di distanziamento. In valore assoluto, sono tre i comparti che contribuiscono maggiormente alla crescita: food&grocery, elettronica e abbigliamento.
Infine, è il momento di strutturarsi per i retailer. Il calo di vendite rispetto al lockdown è reale, ma ci si aspetta un nuovo picco a Natale. Dopo quest’anno è chiaro che dovremo prepararci a un andamento altalenante: è quindi importante essere preparati. Ciò richiederà un ripensamento completo da parte dei retailer per quanto riguarda offerta ed experience, luoghi di stoccaggio, capacità di consegna e servizi logistici. Per le aziende di logistica è il momento cavalcare l’onda: che fare? Investire in strumenti e tecnologia (implementando soluzioni di automatismo la gestione diverrà più flessibile e sopporterà gli alti volumi di richiesta), aumentare i servizi per rispondere alle esigenze nuove degli utenti, potenziare i servizi di consegna.
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