CNAO e 21 centri di ricerca europei prendono parte al programma
Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia coordinerà un progetto europeo per sviluppare la ricerca, l’uso clinico e il trasferimento tecnologico dei fasci di particelle (ioni). Per condurlo è stato accettato il finanziamento UE di 5 milioni di euro. L’obiettivo dell’Unione è favorire la creazione di una rete di collaborazione tra i centri europei che utilizzano i fasci di ioni carbonio. Si utilizzeranno poi tali particelle per scopi di ricerca. I centri infatti apriranno ai ricercatori di area clinica e agli operatori interessati a sviluppare nuove tecnologie, coinvolgendo le aziende.
CNAO è uno dei quattro centri in Europa a disporre di un acceleratore di particelle capace di generare fasci di ioni carbonio per il trattamento di tumori solidi e per sperimentazioni in ambito tecnologico. Il progetto si chiama HITRIPlus (Heavy Ion Therapy Research Integration Plus). Riunisce in totale 22 università e centri di ricerca facenti parte di 14 Paesi europei. Esempi sono il CERN di Ginevra, l’INFN, il CIEMAT spagnolo o il CEA francese. Il centro di Pavia rappresenterà però il capofila nel progetto.
CNAO progetto europeo ioni: i principali obiettivi
Gianluca Vago, presidente del CNAO, osserva: “L’assegnazione di questo finanziamento dimostra ulteriormente il valore internazionale della ricerca scientifica e dell’attività clinica svolta dal CNAO che è stato scelto dall’UE per condurre uno studio d’avanguardia sull’applicazione della fisica allo sviluppo tecnologico e all’industria, oltre che alle terapie oncologiche”. Il progetto durerà due anni. Tra le sue conseguenze si prevede l’applicazione degli ioni in ambito medico (con lo studio di nuovi acceleratori, sistemi di distribuzione e sorgenti) e industriale (con lo sviluppo di nuovi magneti superconduttori più efficienti e con minori costi di produzione).
Come coordinatore del progetto il CNAO metterà il sincrotrone a disposizione di scienziati e industrie europei impegnati in ricerche cliniche e tecnologiche. Inoltre fornirà consulenza sull’utilizzo degli ioni e aiuterà ad affinare e sviluppare nuove tecnologie per l’accelerazione degli ioni. Tra gli obiettivi c’è per esempio rendere le terapie oncologiche ancora più precise ed efficaci oppure favorire la diffusione dell’adroterapia, forma avanzata di radioterapia che utilizza gli ioni per curare i tumori resistenti alle terapie tradizionali. Le nazioni coinvolte devono assolutamente conoscere tale procedimento.
Grazie a questa occasione gli scienziati potranno utilizzare la tecnologia e acquisire le competenze dei centri di particelle europei. I centri clinici di adroterapia condivideranno i loro dati per studiare gli effetti radiobiologici degli ioni ed affinare l’efficacia dei fasci di particelle estratti dagli acceleratori. Infine il progetto metterà a disposizione della comunità scientifica un disegno innovativo di un acceleratore utilizzabile nei centri interessati a introdurre l’adroterapia oncologica.
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