Il team vince 2 premi su 6 elevando l’immagine dell’università italiana nel mondo
La ricerca italiana ha avuto ancora una volta modo di farsi conoscere positivamente nel mondo spiccando tra gli altri paesi. Il team dell’Università di Udine guidato dai professori Guido Nassimbeni e Marco Sartor ha infatti meritato due dei sei premi del Decision Science Institute. Si tratta dell’associazione internazionale che raggruppa oltre 5.000 docenti e ricercatori di management nelle Università di tutto il mondo. Gli studi riguardavano il tema delle certificazioni d’impresa. La cinquantunesima edizione, tenutasi a San Francisco a fine novembre, ha rappresentato un importante traguardo per il nostro Paese.
Cinquantacinque paesi del mondo hanno presentato oltre mille ricerche sviluppate in ambito economico-gestionale. Nassimbeni e Sartor hanno commentato soddisfatti: “È la prima volta che l’Università di Udine si aggiudica due riconoscimenti di così alto livello. Garantiscono visibilità, prestigio e nuove opportunità di collaborazione internazionale al gruppo di lavoro, ma più in generale al corso di studi in ingegneria gestionale e all’ateneo. Un biglietto da visita d’eccezione per tutto il mondo universitario italiano.”
Università di Udine premi management: i due riconoscimenti
Il primo lavoro che ha convinto la giuria internazionale riguarda la ISO 27001, ovvero la terza certificazione più importante al mondo dedicata alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati delle organizzazioni. La prima autrice è la ricercatrice Giovanna Culot. L’articolo ha l’obiettivo di comprendere lo stato attuale della ricerca nell’ambito della gestione della sicurezza delle informazioni nelle aziende, fornendo spunti di riflessione ai manager sulle sfide a cui dovranno rispondere in futuro.
Il secondo riconoscimento è stato attribuito per uno studio sulla SA8000, la più importante certificazione etica di impresa che disciplina la tutela dei lavoratori. Il primo autore è Matteo Podrecca. Il lavoro ha affrontato “controcorrente” il crescente dibattito sulla responsabilità sociale d’impresa, al fine di far luce sulla tematica dell’abbandono della SA8000, ovvero delle aziende certificate che decidono di non esserlo più. Lo studio analizza l’impatto delle performance a valle della decertificazione e le motivazioni alla base di questa decisione.
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