
4 buoni motivi per sostenerne produzione e consumo
Il latte è l’alimento più consumato al mondo, se ne producono circa 900 milioni di tonnellate ed il suo consumo sotto forma diretta, latte liquido, o prodotti trasformati, yogurt e formaggi, varia da paese a paese: da oltre 200 kg/capo/anno nei paesi più sviluppati e grandi consumatori ai poco più di 30 o 40 Kg/capo/anno nei paesi più poveri e che proprio nel latte vedono una forma per migliorare la nutrizione dei propri abitanti, ma anche per sostenere l’economia locale e favorire la crescita sociale. Dal punto di vista nutrizionale il latte è un alimento completo: apporta alla dieta proteine, zuccheri, lipidi, vitamine e sali minerali ma è anche uno degli alimenti più economici. Queste sono le ragioni del suo successo oltre al fatto di essere facilmente reperibile pressoché ovunque, visto che viene prodotto da tutti i mammiferi per i quali il latte è il primo alimento naturale.
Queste sono le ragioni per le quali, in tutti i sistemi alimentari, in particolare nella dieta mediterranea, latte e derivati rappresentano uno degli alimenti fondamentali. Ciò nonostante, e malgrado millenni di storia alle spalle in cui il latte ha nutrito la popolazione, non mancano “esperti” che sostengono la sua presunta dannosità per la salute. Anche contro le più evidenti prove scientifiche formulate da ricercatori e nutrizionisti che ne raccomandano il consumo. Tra la categoria dei detrattori vi è anche chi sostiene che consumare il latte sia immorale o comunque non un comportamento etico sostenendo che si sottrae un alimento destinato a cuccioli di altre specie animali come bovini, bufalini, ovini e caprini che vengono allevati a questo scopo.

Foto: Pexels
Latte italiano: il caso della produzione italiana
Insomma detrattori che si attaccano agli argomenti più svariati e fantasiosi per disincentivare il consumo di latte e derivati. Oggi, ancora in piena pandemia da Covid-19, le ragioni per una alimentazione corretta e legata al territorio con elementi di base, semplici, nutrienti, genuini e certificati per gli aspetti igienico e sanitari spingono ancora di più per un comportamento consapevole ed equilibrato tralasciando mode o opinioni personali, per non parlare di interessi commerciali legati a prodotti particolari o alternativi. Le proprietà del latte, tutte insieme, non sono riscontrabili in nessun altro alimento. E poi recente la scoperta che una proteina del latte, la lattoferrina, esercita la sua azione protettiva anche nei confronti del Covid-19. E questa sembra essere la causa per cui gli infanti o gli adolescenti, presso i quali è più alto il consumo di latte, tendono ad infettarsi in misura molto minore.
Ma non basta, il latte è anche una importante risorsa economica. La filiera lattiero casearia italiana vale circa 16 miliardi di euro l’anno per il sistema paese, di cui 3,5 dovuti all’export. Rappresenta, perciò, il primo comparto agroalimentare nazionale per valore. La produzione complessiva di latte è di circa 12 milioni di tonnellate, di cui il 50% circa destinato alla produzione di formaggio DOP, di cui l’Italia eccelle per numero e qualità, l’11% al consumo come latte fresco.

Foto: Pexels
Prodotti che costituiscono un patrimonio di storia e tradizione come testimoniano le eccellenze della nostra trasformazione casearia: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Provolone, Taleggio, Gorgonzola, Asiago, mozzarella e molti altri formaggi tipici che possiamo trovare in ciascuna regione italiana. Formaggi prodotti nelle stalle delle nostre campagne e nelle malghe delle nostre montagne che nel loro insieme contribuiscono a rappresentare una parte essenziale della identità nazionale. L’esperienza del casaro e la sapienza degli allevatori sono una parte importante della nostra cultura e oggi sono impegnati su temi quali la sostenibilità, il benessere animale, la sicurezza alimentare e la tracciabilità.
Le produzioni lattiero casearie hanno anche un grande ruolo nella conservazione del paesaggio. Si pensi ai prati stabili della Pianura Padana o ai pascoli delle Alpi e degli Appennini. La sopravvivenza di questi ambienti millenari, che hanno un forte valore identitario, dipende direttamente dalle attività agricole e dall’allevamento. Con un legame che non è solo una questione estetica. Dal mantenimento di certi tipi di paesaggio rurale, per esempio, dipende anche una parte di turismo settore importante per il nostro Paese. E inoltre, non ultima per importanza, anche la sicurezza idrogeologica. Per tutti questi motivi scegliere il latte fresco ed i formaggi italiani ricordandosi di verificarne la provenienza in etichetta è una scelta che fa bene a noi, ma anche a tutta l’Italia.
Per scoprire altre notizie dal mondo dell’alimentazione, clicca qui
Ildebrando Bonacini