Dalla Fiera di Hannover nel 2011 al piano “Transizione 4.0”, ecco cosa è cambiato
Risale al 2011 il primo utilizzo del termine “Industrie 4.0”, in occasione della Fiera di Hannover in Germania. In Italia invece il primo piano nazionale di misure per favorire la trasformazione dell’industria, con il nome di “Industria 4.0” – o Piano Calenda, dal nome dell’allora Ministro dello Sviluppo Economico – è stato lanciato nel 2016. Oggi il nuovo piano, noto con il nome “Transizione 4.0“, comprende iniziative, finanziamenti e agevolazioni fiscali per favorire gli investimenti per la competitività della manifattura italiana.
La quarta rivoluzione industriale è caratterizzata da un’ampia interconnessione di macchine, fabbriche e altri oggetti. Secondo questo paradigma, in futuro, saranno le stesse macchine, rese sempre più intelligenti, a decidere di effettuare cicli di manutenzione; a migliorare in autonomia i processi produttivi; ad apprendere dall’uomo e da condizioni esterne in modo da diventare più precise ed efficaci; a ridurre i costi e gli impatti ambientali; a specializzarsi e adattarsi alla domanda del singolo cliente. I principi chiave su cui costruire l’industria 4.0 sono quindi i seguenti:
- Interconnessione.
- Dati, realtà virtuale, condivisione in piattaforme digitali corrispondenti 1 a 1 agli impianti.
- Fabbriche che si autogestiscono: le macchine arrivano a prendere decisioni, risolvere problemi in autonomia.
A che punto sono arrivate oggi le industrie italiane in questo processo di trasformazione?
Per analizzare i percorsi che portano le industrie italiane ad adottare il paradigma dell’Industria 4.0, The Innovation Group e ContactValue hanno realizzato, a febbraio 2021, un’indagine su un campione di 111 aziende industriali, dei diversi ambiti – meccanica, chimica, automazione, ecc. – e dimensioni. Dalle risposte della “Industria 4.0 Survey 2021” emerge che l’81% delle aziende ha già qualche iniziativa di questo tipo, il 59% anche più di un progetto.
Un ulteriore 6% è in via di lancio di progettualità, e un 7% in fase di studio. Solo il 6% delle aziende manifatturiere non ha in questo momento lanciato progetti per la modernizzazione e digitalizzazione delle attività produttive. Considerando le aziende medio grandi, con oltre 500 addetti, la percentuale di chi ha più iniziative in corso sale all’80% – segnale che in questo campo le economie di scala sono importanti. La “Industria 4.0 Survey 2021” sarà presentata e discussa nel corso del SMART MANUFACTURING SUMMIT 2021 – FUTURE FACTORY: ridisegnare i processi produttivi in chiave smart, evento in Live Streaming del 6 Maggio 2021, dalle 10.00 alle 17.00.
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