

Un nuovo tessuto antivirale è stato recentemente brevettato dalla start up Hygraner, fondata nel 2016 dall’ingegnera Graziella Di Filippo. La novità consiste in un tessuto meltbrown grafenizzato: a partire da un grafene sostenibile, ottenuto da scarti di produzioni agricole, è stata creata una microfibra utile per la realizzazione di DPI antivirali, in particolare anti Sars-Cov2. Il brevetto rappresenta il raggiungimento di un importante obiettivo: realizzare un oggetto di uso comune in grado di contrastare la diffusione di Covid-19, accessibile dal punto di vista economico ed eco-sostenibile.
Le fibre del nuovo tessuto sono costituite interamente da un polimero e da grafene funzionalizzato, in grado di arrestare la proliferazione del virus e di ossidarne le componenti cellulari, annullandone ogni attività. Infatti il tessuto è certificato ISO 18184:2019, normativa che determina i requisiti dell’attività antivirale dei prodotti tessili. Questo requisito è rispettato grazie alle note capacità antivirali del grafene, che non decade nel tempo, nè dopo l’uso o ripetuti lavaggi. Questo tessuto risulta più sicuro anche durante tutte le fasi di raccolta e smaltimento, dopo l’uso.
I metodi con cui vengono prodotti i diversi tipi di grafene sono del tipo bottom-up e top-down. Il grafene utilizzato per la produzione dei tessuti in microfibra può essere ottenuto secondo entrambi i tipi di processi e può anche derivare da un metodo totalmente green coperto da brevetto. Il tessuto di microfibra di grafene è in grado di bloccare i virus in entrata e riesce, già al primo contatto, ad annientarli in parte. Circa il 70-80% dei virus cessa ogni tipo di attività dopo appena soli 30 minuti, circa l’85-90% dopo due ore. L’efficienza è correlata alla percentuale di grafene utilizzata.
Una mascherina o un qualsiasi altro dispositivo di protezione realizzati dalla combinazione di questo tessuto di grafene con altri tessuti in microfibra privi di grafene, garantiscono una efficienza di filtrazione dei batteri >98%, in accordo alla norma EN 14683:2019 ed una filtrazione delle particelle >98% – in base alle norme EN 149:2009, EN 13274-7:2019 – ma soprattutto una maggiore respirabilità a parità di grammatura, secondo le analisi condotte dalla stessa Hygraner. Nel caso specifico delle mascherine, i tessuti in microfibra di grafene con diverse grammature e porosità, consentono di realizzare mascherine di tipo chirurgico IIR, FFP2 e FFP3, offrendo una maggiore respirabilità, rispetto a quelle presenti sul mercato a parità di PFE e BFE. Tale parametro è ovviamente correlato alla temperatura raggiunta dal tessuto.
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