In Italia i beni immobiliari vengono svalutati ogni anno del 29%, perdendo così denaro e provocando anche un ribasso dei prezzi a causa delle aste deserte. Si tratta di un fenomeno che si verifica principalmente poiché mancano gli acquirenti, cosa che a catena provoca tutta una serie di reazioni, come la diminuzione dei prezzi di immobili di grande valore, perché ad esempio molto ambi o situati in posizioni strategiche di una città. Da qui il bisogno di fare qualcosa e per questo è stata lanciata la prima start up specializzata nella vivacizzazione delle aste immobiliari, un progetto Reviva chiamato REECO.
REECO sta per Real Estate External Company, e nasce come alternativa a Reoco, una società posseduta da altre società di gestione del credito deteriorato, che entrano in gioco nel momento in cui si mette all’asta un immobile dal grande valore che però viene svalutato eccessivamente dalla mancanza di offerenti. “Le Reoco sono un valido strumento di difesa del credito, ma hanno il limite di essere molto costose per il creditore, sia per i costi che sono chiamati a sostenere, sia per le tempistiche di recupero del proprio credito che si dilatano ulteriormente. Per questo possono essere sviluppate molto raramente, solo in situazioni particolari” racconta Giulio Licenza, Co-Founder di Reviva.
“Il nostro obiettivo è proprio quello di difendere il valore dell’immobile” – spiega Ivano De Natale, l’altro Co-Founder di Reviva – “Grazie all’intelligenza artificiale, ai big data e ai modelli predittivi che utilizziamo quotidianamente, abbiamo la possibilità di analizzare con anticipo il valore di una proprietà in asta, stimando già il suo possibile valore di mercato una volta ristrutturata, prevedendone i costi e gli utili finali.” Lo scopo finale è dunque quello di aumentare il numero di immobili venduti all’asta ed evitare così la svalutazione dovuta alle numerose aste deserte, uno strumento in più dato ai creditori per difendere i crediti dalle svalutazioni e dalle aste deserte.
Ad esempio a Milano è stato rilanciato un complesso di locali il cui prezzo di base era 275 mila euro, venduto invece a 520 mila. “Quello che ci aspettiamo per il futuro è di proseguire con le acquisizioni e completarne almeno 10 entro metà 2022, poi l’obiettivo sarà quello di raccogliere 30 Mln da player istituzionali, così da poter scalare il modello e permettere a sempre più operatori del mercato NPL di beneficiare della nostra attività” – conclude Giulio Licenza, Co-Founder di Reviva.
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