Italiani e biodiversità, a che punto siamo: urgenza di intervenire dalle nuove generazioni
Oltre l’85% degli italiani riconosce l’importanza della biodiversità, ma la conoscenza rimane limitata. Un’indagine di Findus rivela che i più giovani chiedono più educazione ambientale a scuola
Un’indagine condotta da AstraRicerche per Findus, leader nel settore dei surgelati e impegnata nella sostenibilità, rivela una realtà sorprendente: oltre l’85% degli italiani ritiene necessario preservare la biodiversità, ma la conoscenza su questo argomento è limitata. Solo il 44% degli intervistati dichiara di avere una consapevolezza adeguata. Tuttavia, emerge una richiesta diffusa di maggiore educazione e informazione, specialmente tra le generazioni più giovani, con oltre l’80% di bambini e ragazzi che vorrebbero una maggiore attenzione al tema nelle scuole. Per far fronte a questa esigenza, Findus ha lanciato a Milano “Futuro Fiorito”, un progetto dedicato a promuovere la consapevolezza sulla biodiversità. Dal 24 al 28 settembre 2024, l’edicola di Piazza XXIV Maggio si trasforma in un’oasi fiorita, con attività e workshop volti a educare il pubblico sull’importanza della biodiversità e a ispirare gesti quotidiani che possono contribuire alla salvaguardia del Pianeta.
I dati della biodiversità in Italia: Gen Z più consapevole
La ricerca di Findus ha evidenziato come la Gen Z sia più preparata in tema di biodiversità rispetto alla media nazionale: il 57% dei giovani dichiara di conoscere bene o abbastanza il tema, contro il 44% del totale degli italiani. Tuttavia, il dato preoccupante riguarda la mancanza di una conoscenza diffusa e l’urgenza di interventi educativi. Più del 90% degli intervistati ritiene che una maggiore informazione potrebbe favorire comportamenti più rispettosi dell’ambiente.
I dati sulla biodiversità in Italia ci dicono anche che i bambini esprimono l’esigenza di apprendere di più: il 38% degli 11-14enni afferma di essere abbastanza informato, percentuale che scende al 18% tra i più piccoli (5-7 anni). Oltre l’80% di loro richiede che temi come la biodiversità, l’ecologia e la sostenibilità diventino parte integrante del curriculum scolastico.
Findus e 3Bee: innovazione e tecnologia al servizio della biodiversità
Nel contesto delle iniziative per la tutela dell’ambiente, Findus ha avviato il progetto “Futuro Fiorito” insieme a 3Bee, una nature tech company che utilizza tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale e i sensori IoT per monitorare e proteggere la biodiversità nei campi coltivati. Questi strumenti rilevano la presenza di insetti impollinatori e analizzano la biodiversità su 1000 ettari di terreno, migliorando le strategie per la conservazione ambientale.
L’impegno di Findus per un futuro più sostenibile
Oltre alle attività sul campo, Findus ha introdotto il manifesto “Green for Love”, che sintetizza il suo impegno verso una filiera agricola più responsabile. Tra gli obiettivi ci sono la riduzione delle emissioni di CO2 e la protezione delle risorse naturali, come dimostrato dall’adozione di un impianto a pannelli solari presso lo stabilimento di Cisterna di Latina. Progetti come il monitoraggio di api e piante nel Parco di Pantanello dimostrano la volontà dell’azienda di investire nella tutela della biodiversità e nel miglioramento della salute degli ecosistemi locali. L’indagine evidenzia chiaramente quanto sia necessario intervenire per proteggere la biodiversità: riciclaggio corretto, riduzione dei consumi e riforestazione sono solo alcune delle azioni considerate essenziali dalla maggior parte degli italiani. Le nuove generazioni sono particolarmente sensibili a questi temi e chiedono di essere coinvolte nel processo di cambiamento.