
L’intelligenza artificiale cambia i processi di recruitment: il punto sull’Italia e sul mondo
In un mercato del lavoro sempre più competitivo e in continua trasformazione, trovare i talenti giusti è diventata una sfida critica per le aziende. Secondo una recente indagine realizzata da Indeed in collaborazione con YouGov, il 58% dei datori di lavoro a livello globale, e addirittura il 63% in Italia, lamenta una crescente difficoltà nel processo di assunzione. Il motivo principale? La scarsità di profili con competenze adeguate rispetto alle esigenze aziendali. Per questo motivo, l’intelligenza artificiale è diventata uno strumento chiave nei processi di recruitment.
L’intelligenza artificiale entra nei processi di selezione
Per colmare il divario tra domanda e offerta di competenze, quasi la metà dei recruiter a livello mondiale sta adottando nuovi strumenti tecnologici. Tra questi, l’intelligenza artificiale si sta affermando come alleato chiave: il 38% dei recruiter globali ha già utilizzato soluzioni AI nei propri processi, percentuale che in Italia raggiunge comunque il 29%. I settori più avanzati sono IT e telecomunicazioni (58%), servizi finanziari (49%) e contabilità (48%), seguiti da costruzioni (46%) e marketing/PR (42%).

I vantaggi dell’AI per i recruiter
L’intelligenza artificiale viene apprezzata per la capacità di identificare rapidamente i candidati più adatti (50%), supportare la valutazione delle competenze (49%) e personalizzare i processi di selezione. Inoltre, il 45% degli intervistati ritiene che l’AI migliori la stesura delle job description e aiuti a ridurre i bias. Nonostante la necessità di “addestrare” gli strumenti, il 98% dei recruiter è disposto a investire tempo per integrare l’AI, dimostrando fiducia nel potenziale di questi strumenti.
Un approccio ibrido per un recruitment più efficace
Secondo Gianluca Bonacchi, Talent Strategist Advisor di Indeed, l’AI non deve sostituire l’intervento umano, ma potenziarlo. L’approccio vincente è quello ibrido: combinare tecnologia e competenza umana per decisioni più efficaci, inclusive e imparziali. Tuttavia, è fondamentale adottare un uso responsabile dell’AI, come fa Indeed attraverso un comitato etico multidisciplinare che monitora correttezza e inclusività dei processi. In conclusione, l’AI si sta consolidando come una risorsa imprescindibile per il recruitment, ma il vero valore continuerà a risiedere nella capacità di integrare innovazione tecnologica e intelligenza umana.
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