
AI Excitement: l’intelligenza artificiale infiamma il retail e fa volare produttività e profitti
Efficienza, innovazione e ritorno economico. Tre parole che oggi riassumono l’effetto dirompente dell’intelligenza artificiale sul settore retail, sempre più attratto – e conquistato – dalla cosiddetta “AI Excitement”. Secondo i dati raccolti da Espresso Communication per conto di QuestIT (Gruppo Vection Technologies), l’adozione dell’AI nel retail ha aumentato la produttività del 33% e ridotto i costi fino al 67%. Ma non è tutto: solo in Europa, il mercato dell’AI applicata al commercio raggiungerà entro fine 2025 i 4 miliardi di euro, con una crescita prevista del +18% rispetto all’anno precedente. Numeri destinati a quadruplicarsi entro otto anni.
AI e retail: una sinergia vincente
Che si tratti di marketing, gestione dell’inventario o customer care, l’intelligenza artificiale sta diventando un alleato strategico per i retailer. Il 47% degli operatori del settore le attribuisce la capacità di sviluppare nuovi prodotti e servizi mirati, mentre il 67% prevede un aumento degli investimenti AI nei prossimi 12 mesi. In Italia, dove il 46% delle aziende retail utilizza l’AI per vendite e promozione, soluzioni come AI Agent e avatar intelligenti stanno trasformando radicalmente l’interazione con il cliente. Basti pensare ai più di 700.000 dialoghi gestiti ogni giorno dai sistemi di QuestIT, con un’efficienza di problem solving che sfiora il 97%.
Automazione intelligente e dati in tempo reale
L’AI non solo automatizza attività ripetitive, ma le trasforma in valore. Algoritmi evoluti analizzano vendite e tendenze, ottimizzano lo stock e integrano dati provenienti da diverse fonti. Il risultato? Lavoratori più liberi di dedicarsi ad attività ad alto valore aggiunto. “La tecnologia non sostituirà mai le persone”, precisa Francesco Elmi, International Marketing Manager di Vection Technologies, “ma le supporterà per svolgere compiti in modo più rapido e preciso”. Gli AI Agent, inoltre, stanno evolvendo in veri e propri gemelli digitali capaci di anticipare gusti, profilare target e generare insight commerciali ad altissima precisione.

Il futuro è AI-driven, ma umano-centrico
Tra i trend emergenti, spiccano anche soluzioni dedicate alla manutenzione predittiva: sensori intelligenti monitorano le attrezzature e segnalano in anticipo eventuali anomalie, contribuendo a prevenire guasti e incidenti. Una visione dell’AI non più passiva, ma proattiva e responsabile. Con la Germania a guidare il mercato europeo (22% del totale) e l’Italia tra i Paesi più promettenti, il messaggio è chiaro: l’intelligenza artificiale non è più il futuro, ma il presente, e il retail è pronto a cavalcarlo con entusiasmo e lungimiranza.
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