
Donazioni sempre più digitali: lo smartphone batte il contante e cambia il volto della solidarietà
Il gesto del donare si evolve, si digitalizza e diventa parte integrante delle nostre abitudini quotidiane. L’ultima indagine dell’osservatorio Donare 3.0, realizzata da BVA Doxa per PayPal e Rete del Dono, racconta un’Italia che sceglie sempre più spesso le donazioni digitali, trasformando ogni clic in un’opportunità per fare del bene. Nel 2025, per il secondo anno consecutivo, le donazioni online superano quelle in contanti, segnando un cambio di paradigma significativo, guidato da smartphone, crowdfunding e nuove generazioni.
Il dono si fa in checkout
Il 32% degli utenti digitali ha donato almeno una volta durante un acquisto online, confermando una tendenza ormai consolidata: la generosità è diventata parte integrante dell’esperienza e-commerce. Tra i canali più utilizzati spicca PayPal, apprezzato per sicurezza e immediatezza. “Il digitale può trasformare ogni piccolo gesto in un impatto reale,” commenta Maria Teresa Minotti, Senior Country Director di PayPal Italia. E i numeri globali lo dimostrano: nel 2024 sono stati raccolti 21,8 miliardi di dollari a favore di oltre 1,6 milioni di organizzazioni nel mondo.

Le cause più sentite? Salute, ambiente e cultura
I settori più sostenuti sono la salute e la ricerca (51%), l’ambiente e la protezione degli animali (28%) e l’assistenza sociale (24%). Ma crescono anche le donazioni culturali: quasi 1 italiano su 2 ha donato per sostenere un progetto artistico o territoriale. In questo ambito, brillano Gen Z e Millennials, con oltre il 50% di partecipazione. La generosità si fa così locale, personale e connessa al territorio, spinta da valori come appartenenza e impatto diretto.
Lo smartphone è il nuovo salvadanaio
Lo smartphone si conferma il primo strumento per donare, superando il PC e rendendo la solidarietà più rapida, inclusiva e accessibile. Anche per importi ridotti: oltre il 54% dei donatori ha scelto di contribuire con meno di 50 euro. “Il dono digitale è ormai una pratica matura,” dichiara Valeria Vitali, co-fondatrice di Rete del Dono. Solo nei primi quattro mesi del 2025, la piattaforma ha raccolto oltre 1,6 milioni di euro, in crescita del 26% rispetto all’anno precedente.

L’IA entra nel mondo delle donazioni digitali
L’intelligenza artificiale inizia a giocare un ruolo chiave nella fiducia verso le ONP: il 14% degli italiani ha già utilizzato l’AI per informarsi prima di donare e quasi la metà si dice interessata a farlo in futuro. “Le organizzazioni devono evolversi verso relazioni più personalizzate, trasparenti e digitali,” spiega Antonio Filoni, Head of Digital di BVA Doxa. In un panorama dove 8 donatori su 10 chiedono trasparenza sull’impatto sociale, l’AI può diventare uno strumento per rafforzare il legame tra tecnologia e fiducia.
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