Futuro dell’editing

Google lancia Nano Banana: la nuova IA per modificare le foto con realismo e sicurezza

Google lancia Nano Banana, l’IA di nuova generazione per modificare foto in Gemini. Realismo, accesso globale e misure di sicurezza definiscono il nuovo standard dell’editing

di Redazione Innovami.news | 18 Settembre 2025
Foto: Unsplash

Google ha presentato Nano Banana, il nuovo modello di intelligenza artificiale per l’editing fotografico, integrato nell’app Gemini. Questo strumento rivoluziona la creazione e modifica di immagini grazie alla capacità di eseguire cambiamenti contestuali estremamente precisi, garantendo al tempo stesso trasparenza e sicurezza.

Editing intelligente con Gemini 2.5 Flash Image

Nano Banana è il nome in codice di Gemini 2.5 Flash Image, un modello sviluppato da Google DeepMind per interpretare istruzioni in linguaggio naturale. Permette di cambiare dettagli visivi senza compromettere l’identità delle persone o la coerenza degli oggetti ritratti. Si può accedere direttamente dall’app Gemini su dispositivi mobili e interfacce web, selezionando il modello dedicato e la funzione “Immagine – Genera con Imagen”.

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Come funziona Nano Banana

Il punto di forza del modello è la capacità di mantenere un’elevata coerenza visiva. È possibile modificare un capo d’abbigliamento, sostituire lo sfondo o fondere due foto diverse in una scena credibile. A differenza di altri strumenti, Nano Banana eccelle anche nella scrittura all’interno delle immagini, producendo testi corretti e senza refusi.

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Accesso aperto a tutti

Nano Banana è disponibile sia per utenti gratuiti sia premium dell’app Gemini. Gli sviluppatori possono sfruttarlo tramite API Gemini, Google AI Studio e Vertex AI. Il rilascio è già attivo a livello globale, Italia compresa, con un’integrazione progressiva negli strumenti di sviluppo.

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Sicurezza e watermark

Ogni immagine generata o modificata è contrassegnata da un watermark visibile e da un identificatore digitale invisibile, SynthID, che ne certifica l’origine. Il sistema integra filtri che bloccano la creazione di contenuti non consensuali o rischiosi, incluse le immagini di figure pubbliche. In questo modo, Google punta a garantire un uso dell’IA responsabile e sicuro.

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