
Il settore agroalimentare italiano vale oltre 75 miliardi di euro (2024), ma gran parte del suo potenziale innovativo resta ancora inespresso. A colmare questo divario arriva Foodtech Incubator, il nuovo programma nazionale promosso dal Verona Agrifood Innovation Hub (VAIH), con l’obiettivo di trasformare ricerche universitarie, spin-off e idee early-stage in startup capaci di rivoluzionare la filiera del Made in Italy.
L’iniziativa parte da una constatazione: solo il 15% delle tecnologie in Italia nasce dalle università, mentre il 76,8% si sviluppa all’interno delle startup. Con Foodtech Incubator, il VAIH vuole accelerare il trasferimento tecnologico, accompagnando fino a dieci progetti ad alto impatto in un percorso intensivo che prevede formazione, mentorship, workshop e confronto diretto con imprese e investitori. Il programma prenderà avvio a novembre per concludersi a febbraio 2026 con un DemoDay, occasione in cui i team selezionati presenteranno le loro soluzioni a una platea di investitori, aziende e istituzioni.
Le candidature – aperte fino al 13 ottobre – riguardano progetti legati ad agricoltura innovativa, nuovi ingredienti e prodotti, economia circolare e upcycling, biotech, oltre a soluzioni deep tech applicate alla filiera agroalimentare. Un ventaglio di aree che, secondo i promotori, rappresentano i fronti più urgenti per il futuro dell’alimentazione.

Il programma può contare su un network di partner di primo piano, tra cui Fondazione Cariverona, UniCredit, Comune di Verona, Veronafiere, Confindustria Verona, Università di Verona e Padova, Mulino Padano, VASONGROUP, con il supporto di Eatable Adventures, uno dei principali acceleratori foodtech globali. A rafforzare la struttura scientifica e istituzionale intervengono anche CREA, Federalimentare, il CNR e Confagricoltura Verona. Una rete che garantisce connessione diretta con la ricerca accademica e, soprattutto, un canale privilegiato per trasformare le idee in imprese.
“In due anni abbiamo dimostrato che da Verona si può costruire un ecosistema nazionale capace di attrarre giovani talenti e rafforzare la filiera agroalimentare italiana. Ora portiamo questa esperienza al livello successivo, trasformando la ricerca universitaria in imprese concrete e rendendo il Made in Italy sempre più competitivo”, sottolinea Filippo Federico, Ecosystem Manager del Verona Agrifood Innovation Hub.
Foodtech Incubator segna così l’avvio di una strategia di espansione nazionale: dopo aver consolidato il modello nel Triveneto, il VAIH mira a replicare il progetto in altri poli strategici del Paese, accompagnando la filiera agroalimentare verso soluzioni più digitali, sostenibili e interconnesse.
Maggiori informazioni e modalità di partecipazione sono disponibili sul sito ufficiale del programma: https://veronaagrifoodhub.com/foodtech-incubator











