Age tech da urlo, la nuova frontiera: gli strumenti che trasformano la vita degli over 70 e dei loro caregiver

La tecnologia applicata al settore dell’age tech si conferma uno strumento indispensabile per supportare anziani e caregiver. L’aumento dell’aspettativa di vita in Europa, che negli ultimi cinque decenni ha superato i dieci anni, ha portato a una crescita significativa della popolazione over 70. In Italia, la silver economy vale oggi oltre 48 miliardi di euro, […]

di Christian Camberini | 31 Ottobre 2025
Come la tecnologia aiuta gli anziani (www.innovami.news)

La tecnologia applicata al settore dell’age tech si conferma uno strumento indispensabile per supportare anziani e caregiver.

L’aumento dell’aspettativa di vita in Europa, che negli ultimi cinque decenni ha superato i dieci anni, ha portato a una crescita significativa della popolazione over 70. In Italia, la silver economy vale oggi oltre 48 miliardi di euro, con una previsione di aumento nei prossimi anni, soprattutto considerando che entro il 2030 saranno circa 5 milioni gli over 75 non autosufficienti.

Tuttavia, vivere più a lungo non equivale necessariamente a invecchiare in buona salute: la percentuale di persone tra gli over 65 in condizioni di salute ottimale scende al 47,3%, rendendo sempre più complesso e oneroso il supporto familiare. Per questo motivo, la tecnologia applicata al settore dell’age tech si conferma uno strumento indispensabile per supportare anziani e caregiver, offrendo soluzioni innovative per sicurezza, prevenzione e assistenza a distanza.

Come la tecnologia aiuta over 70 e caregiver

In un contesto dove le famiglie faticano a gestire le esigenze di anziani fragili a causa di costi elevati e carenza di strutture residenziali, la tecnologia si propone come risposta concreta. Tra gli strumenti più innovativi spicca Nobi, una lampada di design che integra sensori ottici e intelligenza artificiale per rilevare e prevenire le cadute, uno dei principali fattori di rischio per la salute degli over 70. Oltre alla funzione di illuminazione automatica e luce notturna, Nobi è capace di segnalare comportamenti a rischio, riducendo così i tempi di intervento in caso di emergenza. La sua compatibilità con sistemi domotici già presenti nelle abitazioni e con cartelle cliniche digitali la rende un dispositivo versatile e facilmente integrabile nelle abitazioni smart.

Un altro esempio significativo è rappresentato dal robot domestico soprannominato “Labrador Retriever”, progettato per svolgere compiti pratici come spostare carichi, portare medicinali o trasportare oggetti tra le stanze. Sebbene non sia in grado di offrire l’affetto di un animale domestico, questo robot smart rappresenta un valido aiuto per alleggerire il carico fisico dei caregiver.

La sfida più complessa riguarda il contrasto alla solitudine e al declino cognitivo, problemi che colpiscono molti anziani e aumentano la necessità di un monitoraggio costante dei parametri vitali. La welfare technology si evolve con robot di compagnia come Buddy di Blue Frog Robotics, progettato con un design empatico per stimolare l’interazione emotiva. Buddy non solo offre compagnia, ma è anche in grado di inviare allarmi in caso di malore, chiamare i soccorsi e supportare la terapia attraverso stimoli intellettivi.

Un altro esempio di robot assistente è ElliQ di Intuition Robotics, che aiuta nella gestione quotidiana con promemoria per i farmaci, monitoraggio della salute e suggerimenti per attività fisiche leggere. Il suo programma Wellness accompagna l’anziano nel mantenimento del benessere mentale e fisico nel lungo termine.

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