Donne e startup, un connubio perfetto che ne vede la realizzazione in WoMat
È nata WoMat, la startup che, dalla passione di cinque donne nel campo dell’innovazione e della ricerca, è riuscita a consolidarsi. L’obiettivo di WoMat è lo sviluppo di materiali innovativi e a basso impatto ambientale, che riducono i costi di realizzazione di un prodotto mantenendo però la performance adeguata. L’iniziativa è parte di un progetto di crescita della società incubatrice, Reinova, la quale da anni promuove progetti dall’elevato valore tecnologico. Aiuterà difatti la startup nella sua fase iniziale di implementazione e crescita.
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WoMat startup: innovazione e sostenibilità
WoMat propone soluzioni tecnologiche ed ecosostenibili, tutte basate su materiali innovativi e destinate alle numerose industrie del Made in Italy, ma non solo. Il business model si basa infatti sulla ricerca di risorse utili per accelerare lo sviluppo delle realtà aziendali e per fornire soluzioni innovative, quindi promuovere e concretizzare la produzione supportando lo scale-up e la commercializzazione di tali materiali.
Tra i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite viene menzionato quello relativo al “consumo e produzione responsabile”. WoMat, con lo sviluppo di materiali riciclabili, ecosostenibile e pensati a partire da elementi naturali si propone di trovare soluzioni efficaci al problema ambientale. Il tutto è reso possibile da Reinova, azienda modenese specializzata in validazione di componenti per il powertrain elettrico, che investe ogni anno in partnership con nuove, giovani imprese.
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Donne e startup: ecco le 5 socie fondatrici
Le socie fondatrici di WoMat sono cinque ricercatrici: Carola Esposito Corcione, Aurora Rizzo, Silvia Colella, Antonella Giuri e Raffaella Striani. Dal lato Reinova, Stefania Carlucci assume il ruolo di Ceo di WoMat, mentre Giuseppe Corcione, amministratore delegato di Reinova, quello di chief technical officer. “Vorremmo consolidare il bacino di conoscenza per rispondere alle esigenze del mercato e ampliare la rete di sviluppo di nuovi materiali ecosostenibili per differenti destinazioni d’uso, in grado di rispondere alle esigenze del mercato in ambiti applicativi industriali differenti”, spiega l’amministratore delegato di Reinova Giuseppe Corcione.