Gli ammortizzatori della moto sono gli organi meccanici deputati ad assorbire le sollecitazioni dovute alle irregolarità del fondo stradale (buche, dossi e simili). Sono integrati nel sistema delle sospensioni e, volendo semplificare, servono a rallentarne il movimento così da attutire vibrazioni e sbalzi. In linea di principio, è possibile immaginare l’ammortizzatore come un pistone che scorre all’interno di un cilindro contenente olio; il fluido, opponendo resistenza, attutisce il moto del pistone. La stessa funzione può essere assolta da un elemento elastico (una molla elicoidale) esterna alla forcella.
Data la loro funzione, gli ammortizzatori rappresentano tanto un dispositivo di sicurezza quanto uno degli apparati che più incide sul comfort durante la guida. Talvolta, quelli della dotazione di serie vengono rimpiazzati con prodotti ‘aftermarket’, per migliorare le
prestazioni del mezzo, in special modo per l’utilizzo su pista. A seconda dei casi, quindi, è bene valutare il tipo di ammortizzatore da scegliere in sostituzione della componente di serie e, non meno importante, capire se la modifica è a norma di legge o meno. Di seguito, vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito.
Segnali di usura (o malfunzionamento) dell’ammortizzatore
Data la costante esposizione a sollecitazioni di vario tipo, l’ammortizzatore può andare incontro a guasti e malfunzionamenti, sebbene quelli di moderna generazione siano generalmente più ‘performanti’ e resistenti. I ‘segnali’ che possono essere sintomatici di un degrado materiale o funzionale dell’ammortizzatore sono legati soprattutto al comportamento della moto durante la guida. Se la tenuta di strada non risulta ottimale oppure la frenata non è più efficace come prima; in aggiunta, un ammortizzatore non più ‘performante’ tende ad assorbire poco e male colpi e sollecitazioni, specie se la molla è troppo ‘dura’. In presenza di questi campanelli d’allarme è consigliabile anzitutto portare la moto in officina per un controllo da parte di un tecnico qualificato, poiché non è detto che bisogna procedere subito alla sostituzione. È possibile, infatti, che piccoli squilibri possano essere risolti agendo sulle stelle della molla e ricalibrando l’ammortizzatore.
Scegliere l’ammortizzatore sostitutivo
Ci sono diversi parametri da prendere in considerazione quando ci si appresta a scegliere il nuovo ammortizzatore da montare sulla propria moto. Orientarsi tra le tante opzioni offerte dal mercato è tutt’altro che semplice, per questo è bene tenere a mente alcuni principi
fondamentali. Il primo è di optare sempre per prodotti di qualità, sviluppati da brand e azienda con consolidata esperienza nel settore; in tal senso, è preferibile un ammortizzatore prodotto in Europa o negli USA o, meglio, in Italia, come gli ammortizzatori Biturbo, disponibili anche presso un e-commerce specializzato come Omniaracing.net.
In secondo luogo, vanno scelti ammortizzatori compatibili e dello stesso tipo; su una moto da strada, quindi, è sconsigliabile montare un ammortizzatore da corsa (e viceversa). Qualora, infatti, l’elemento sostitutivo determini un’alterazione delle caratteristiche costruttive e funzionali del mezzo, il rischio è di incorrere in una sanzione amministrativa in caso di accertamento da parte della polizia.
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Da un punto di vista strettamente tecnico, invece, un ammortizzatore sostitutivo non dovrebbe alterare la ciclistica della moto, conservando l’equilibrio dinamico che si crea con l’altro. In altre parole, se solo uno dei due elementi (anteriore o posteriore) lavora correttamente, le prestazioni della moto ne risentono negativamente.
Più in generale, bisognerebbe affidare le valutazioni del caso ad un tecnico specializzato, in grado di comprendere le specifiche meccaniche della moto e individuare la soluzione più adatta. L’aspetto estetico, quindi, non dovrebbe influenzare la scelta finale, in quanto le esigenze di ciclistica – e i relativi riscontri prestazionali – rappresentano un parametro prioritario. Per lo stesso motivo, non va dato per scontato che un prodotto di marca sia necessariamente quello ‘giusto’ per la propria moto.