La startup produce cioccolatini e preparati B2B a base di carruba
Ignorare l’impatto ambientale di ciò che mangiamo non è più possibile: così Foreverland, consapevole del futuro che aspetta le materie prime coinvolte nel processo di produzione di cioccolato, ha messo a punto la sua ricetta per realizzare il successore del cioccolato. I fondatori, Massimo Sabatini, Giuseppe D’Alessandro, Riccardo Bottiroli e Massimo Brochetta, hanno pensato ad un ingrediente che si preannuncia rivoluzionario, chiamato Freecao. Ma qual è la portata innovativa, in numeri, di questa proposta?
Foreverland cioccolato senza cacao: ecco qual è l’ingrediente segreto
In occasione di TechChill Milano 2023, abbiamo conosciuto da vicino questa realtà innovativa tutta italiana, con quartier generale a Bari. Alla base di Foreverland c’è la carruba, un legume ancora poco valorizzato e di cui c’è grande disponibilità nell’area mediterranea, a differenza di quel che avviene per il cacao. Inoltre, utilizzando il Freecao si calcola una riduzione dell’80% delle emissioni di CO2 e del 90% del consumo d’acqua; servono circa 24mila litri d’acqua per ogni chilogrammo di prodotto. Ma non è tutto: l’industria del cacao è responsabile del 45% della deforestazione nei Paesi che più di tutti dispongono della materia prima: Costa D’Avorio e Ghana.
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Dopo le rispettive esperienze in realtà multinazionali, i fondatori hanno unito forze e background professionali, con una missione comune: cambiare per sempre il mondo del cacao. Sabatini, CEO della startup, ha affermato: “La nostra missione è liberare il mondo dai problemi del cioccolato tradizionale”. Il CMO D’Alessandro, ha aggiunto parlandon degli esordi: “Abbiamo iniziato a pensare ad un’alternativa al cioccolato, e la carruba è emersa come una possibilità interessante. Ricordo che i miei nonni, in Puglia, la consumavano chiamandola – il cioccolato dei poveri – per la sua somiglianza in termini di colore e consistenza”.
Cioccolato o carruba? I vantaggi del Freecao sono innegabili
Bottiroli, il CTO di Foreverland, ha inoltre spiegato l’innovazione dietro Freecao: “Abbiamo utilizzato una combinazione di tecnologie tradizionali e innovative, in fase di brevetto, per ottenere il gusto e la consistenza del cioccolato senza cacao”. Freecao non rappresenta solo una svolta ecologica, con una riduzione dell’80% delle emissioni di CO2 e del 90% del consumo di acqua rispetto al cacao, ma è anche più sano per le persone. È privo dei 9 principali allergeni, tra cui latte e frutta a guscio, non contiene glutine né caffeina, e già oggi contiene il 50% in meno di zuccheri (rispetto ad un cioccolato al latte tradizionale), senza l’uso di ingredienti artificiali.