
Il tema dei data center nel Mezzogiorno sta acquisendo una rilevanza crescente nel contesto della transizione digitale italiana. Secondo Luca D’Alleva, Head of Service Italia e Iberia di BCS Consultancy, questi impianti possono diventare un potente motore di sviluppo economico e occupazionale, a patto che siano gestiti con un approccio strategico e integrato. Le regioni del Sud Italia presentano infatti condizioni particolarmente favorevoli: ampie superfici disponibili, costi immobiliari più competitivi e una rete di infrastrutture digitali in espansione, tra cui nuovi cavi sottomarini e dorsali ad alta capacità.
Il potenziale del Mezzogiorno come hub tecnologico
Il Meridione può attrarre investimenti internazionali nel settore ICT e data center, generando valore attraverso la nascita di filiere locali e nuove opportunità di lavoro qualificato. Tuttavia, avverte D’Alleva, questo potenziale può essere espresso solo grazie a politiche di supporto chiare, una governance strategica efficace e procedure autorizzative semplificate.

Data Center Mezzogiorno: energia, sostenibilità e pianificazione integrata
I data center sono infrastrutture ad alto consumo energetico e il loro impatto richiede un approccio multidimensionale, capace di bilanciare esigenze energetiche, ambientali e urbanistiche. È necessario garantire un approvvigionamento energetico sostenibile e affidabile, coinvolgendo istituzioni, imprese e università in un ecosistema collaborativo. Solo in questo modo il data center potrà trasformarsi da enclave tecnologica isolata a motore di sviluppo territoriale.
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Il ruolo della governance pubblica e privata
Perché il Mezzogiorno diventi un protagonista nella geografia digitale europea, serve una regia coordinata tra settore pubblico e privato. Una pianificazione lungimirante, il controllo dei costi operativi e la creazione di un ambiente stabile e competitivo sono le condizioni indispensabili per favorire la nascita di poli tecnologici sostenibili e di lunga durata.

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Verso un polo digitale del Sud Europa
Se l’Italia saprà cogliere questa occasione, il Mezzogiorno potrà trasformarsi da area ricettiva a centro di competenze e innovazione, diventando un polo strategico per i data center dell’intero Sud Europa. La sfida, conclude D’Alleva, è trasformare il potenziale territoriale in un ecosistema digitale stabile, connesso e autosufficiente, capace di generare valore nel tempo.
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